Berlusconi legge e avalla le dichiarazioni del funzionario della questura. Sono le seguenti:
“L’addetto alla sicurezza mi disse: dottore le passo il Presidente del Consiglio perché c’è un problema. Subito dopo il Presidente del Consiglio mi ha detto che vi era in questura una ragazza di origine nord africana che gli era stata segnalata come nipote di Mubarak e che un consigliere regionale, la signora Minetti, si sarebbe fatta carico di questa ragazza. La telefonata finì così”
Berlusconi legge e avalla le dichiarazioni di Ruby. Sono le seguenti:
Quando ho conosciuto l’on. Berlusconi, gli ho illustrato la mia condizione personale e famigliare nei seguenti termini: gli ho detto di avere 24 anni, di essere di nazionalità egiziana (non marocchina), di essere originaria di una famiglia di alto livello sociale, in particolare di essere figlia di una nota cantante egiziana. Gli ho detto anche di trovarmi in difficoltà per essere stata ripudiata dalla mia famiglia di origine dopo che mi ero convertita al cattolicesimo”.
In pratica lui stesso ammette di aver fatto pressioni sulla procura ed ammette che non è stata Ruby a dirgli di essere nipote di Mubarak. In qualsiasi paese civile questo sarebbe sufficiente per pretendere le dimissioni di un politico. A maggior ragione del presidente del consiglio. In Italia ll presidente del consiglio si permette di appuntarsi questo comportamento al petto come meritevole. L'opinione pubblica tace al riguardo. I giornali latitano. Repubblica, concentrandosi su dettagli inutili, commenta il video nel seguente modo:
Sul caso Ruby arriva un nuovo video del premier che si scaglia contro i giudici modificando anche il testo orginale del messaggio che ha poi letto.
Nella trascrizione diffusa con il video e poi publicata sul sito dei Promotori della libertà si chiede un' ''adeguata reazione'' contro i pm di Milano per i loro presunti abusi nelle indagini. Nel video, Berlusconi cambia e dice ''adeguata punizione''.
"Vorrei presentarmi davanti ai giudici ma non lo farò perché la procura di Milano non è competente in materia". "Quello che è capitato a me - continua Berlusconi - potrebbe capitare a chiunque".
Evidentemente repubblica e affini credono che sia più utile puntare il dito sul fatto del puttanaio piuttosto che su quello della concussione (una linea che personalmente non mi trova d'accordo). Però penso che domani daranno spazio anche a questo sulla versione cartacea. Cioè penso che i giornalisti del quotidiano italiano più importante(o quasi) non siano al livello di non notare una cosa del genere. Oddio, lo spero.
RispondiEliminaCredo però anche che, in italia, la maggioranza dell'opinione pubblica non sia a conoscenza dell'esistenza di questo reato (concussione intendo) . E c'è di più: non solo non lo conoscono, ma una cosa del genere la considererebbero anche buona e giusta, come considerano una persona buona e giusta quella che offre loro una qualsiasi scappatoia per uscire dai loro problemi.
La cosa "divertente" è che probabilmente la concussione è la parte più grave della questione.
Insomma questo paese ha dimostrato di meritarsi ampiamente questa situazione: immagino se solo tutto questo fosse successo in francia: sarebbe tornata di moda la ghigliottina. Quello che mi fa ancor più paura di berlusconi è che, quando morirà, potrebbe arrivare qualcuno anche peggiore di lui.
repubblica è poco più che spazzatura
RispondiEliminanon so la versione cartacea, ma su quella online non ne vedo traccia