30 settembre 2012

La Cité Universitaire a Parigi

Detta anche CitéU per gli amici o più formalmente Cité Internationale Universitaire de Paris. Si tratta di un quartiere verde nella zona meridionale di Parigi formato da una quarantina di residenze universitarie che ospitano studenti e ricercatori provenienti da ogni angolo del mondo (fino a centocinquanta paesi).
Maison d'Italie
Le residenze sono divise principalmente per nazionalità o per disciplina universitaria, ma non necessariamente gli abitanti di una data residenza devono appartenere al luogo o alla facoltà di riferimento. Io, durante le mie prime due settimane parigine, ho abitato nella Maison d'Italie. Durante il primo week-end, tra una visita di un appartamento ed un'altra, mi sono fatto un giro per i viali ed i parchi della Cité e devo dire che, oltre che funzionale per l'accoglienza di studenti e ricercatori in visita, è anche un luogo interessate dal punto di vista turistico.
La Maison d'Italie (inaugurata nel '58), con il suo colore rosino, non è tra gli edifici più affascinanti, a mio modestissimo e personalissimo parere. Certo c'è di peggio (su tutte il blocco marrone della Maison de Norvège).
La città universitaria prende vita nel 1925 con quella che oggi è la Fondation Deutsch de la Meurthe, residenza che deve il nome al mecenate che ne rese possibile la costruzione. Malgrado il suo aspetto un po' decadente e sgarrupato in alcuni dei suoi edifici, la Fondazione è una delle residenze più interessanti della Cité e può vantare tra i suoi celebri occupanti nientemeno che Sartre.

Padiglione centrale della Fondazione Deutsch de la Meurthe

Tra gli edifici nazionali ci sono quelli della Maison du Brésil, la Fondation Argentine, la Maison de l'Inde, la Maison du Japon, la Maison du Mexique, la Fondation des États-Unis, la Fondation hellénique e tante altre.

Maison du Japon
Maison du Mexique

È giusto dare particolare rilievo alla Fondation Suisse che porta la firma nientemeno che del famoso architetto elvetico Le Corbusier (che fra l'altro scopro ora essere uno pseudonimo).

Fondation Suisse
Come detto, accanto a quelle nazionali, ci sono le residenze settoriali, come la Maison de l'Institut national agronomique o la Maison des Arts et Métiers.
Il tutto è costruito all'interno di un parco e ruota intorno alla Maison Internationale, costruita secondo i canoni di un tipi castello francese.

Maison Internationale

La città universitaria rappresenta inoltre anche un importante centro di attività culturali. La varie Maisons organizzano a ciclo continuo mostre, esposizioni, proiezioni, concerti eccetera, riuscendo ad attrarre un pubblico molto più vasto di quello tipicamente studentesco delle classiche residenze universitarie.

28 settembre 2012

ParigiAsia

Fuori dalla finestra del mio nuovo ufficio, sotto i costanti rumori del traffico, si sente un'ininterrotta melodia molto parigina che sembra venire da una fisarmonica.
Insieme a me nell'ufficio ci sono: un indiano, un cambogiano e un cinese. Praticamente tutto l'estremo oriente rappresentato. Il cinese rutta che è una meraviglia.

25 settembre 2012

Cercare casa a Parigi. Atto III. Happy Ending.

Ho firmato il contratto (elettronicamente...questi francesi sono avanzati). E ho scongiurato la possibilità di andare ad abitare sotto un ponte a partire dalla prossima settimana. Non sarà la sistemazione ideale, ma sicuramente è la migliore che ho visto nella mia Odissea tra gli appartamenti parigini. Si trova ad una distanza ragionevole dal lavoro (una mezzoretta con i mezzi) e anche dal centro di Parigi (idem e forse anche meno).

24 settembre 2012

Romainmôtier e il Dent de Vaulion

Come ho scritto qualche post fa, quest'estate, dopo una serie di eventi travagliati, ho fatto un viaggetto in macchina da Roma a Canterbury. Più o meno a metà del viaggio, ho attraversato un pezzetto della verde Svizzera.
Scavalcate le Alpi e oltrepassato il lago di Ginevra, sono arrivato nella regione del Jura svizzero, dove mi sono imbattuto nel paesino di Romainmôtier. Poco più di due strade in croce e circa quattrocento anime, sorge intorno all'abbazia cluniacense in stile romanico risalente alla fine del X secolo.

Abbatiale de Romainmôtier
Per arrivare all'abbazia dalla strada principale si passa sotto una torre campanaria il cui orologio ricorda al visitatore che le temps fuit.

Torre dell'orologio
All'interno della cinta di palazzi che racchiude l'abbazia c'è anche la Maison du Prieur, una sorta di castelletto medievale, che ospitò nel XVI secolo il matrimonio tra la figlia dell'imperatore d'Austria e Filiberto di Savoia. Oggi ospita un ristorante e una sala da té (immagino non particolarmente a buon mercato).

Maison du Prieur
In conclusione Romainmôtier è un paesino molto pittoresco, come si suol dire, che merita una visita se si è di passaggio da quelle parti. In paese c'è un solo albergo, il Saint Romain, molto caratteristico e arredato in maniera molto particolare (non sono un esperto in arredamenti, eh).
Dopo Romainmôtier, prendendo la Route de Vaulion e passando l'omonimo paesino, si incontra la deviazione per il Dent de Vaulion. In automobile si può arrivare quasi fino in cima a questo monte di 1500m che, in una giornata chiara, offre una vista a 360° su tutto il magnifico panorama circostante. Dai vicini laghi di Joux e Brenet, al lago di Neuchâtel e fino al Monte Bianco ed alle Alpi che sovrastano il Lago di Ginevra. Da non perdere, a patto di essere fortunati con il tempo atmosferico.

Lac de Joux e Lac Brenet dal Dent de Vaulion


Panorama delle Alpi (sullo sfondo) e del Lago di Ginevra (tra la nebbia) dal Dent du Vaulion

23 settembre 2012

Cercare casa a Parigi. Atto II. Climax.

Segue da http://stb-09.blogspot.fr/2012/09/cercare-casa-parigi-dramma-atto-i.html.
Sono a Parigi da una settimana e sono ancora senza fissa dimora. Alcuni proprietari mi hanno rifiutato la visita all'appartamento perchè non avevo un contratto a tempo indeterminato, altri perchè non ero più uno studente. Ad un appuntamento che ero riuscito a prendere, il proprietario non si è presentato. Quando ho chiamato per chiedere informazioni, mi è stato risposto che l'appartamento era già stato affittato e che non mi aveva richiamato perchè il numero di telefono era troppo lungo.
Durante la settimana ne ho visitati tre. Uno a Ivry-sur-Seine, appena fuori Parigi, ma nel frigorifero stavano crescendo forme di vita aliena e i mobili della camera pendevano tutti pericolosamente verso il letto, come in procinto di suicidari. Un altro, nel 14e arrondissement, occupato da ingegneri indiani (che sarebbero partiti nel giro di una settimana) e odore di curry, aveva i muri simpaticamente adornati da infiltrazioni d'acqua.
Poi c'è il terzo. Non era nè un appartamento, nè un monolocale. Era una piccola casetta a sé stante ad Issy-les-Moulineaux, sobborgo molto tranquillo nell'immediata periferia sud-ovest di Parigi. Non la sistemazione ideale, ma decisamente la cosa migliore che ho visto tra questa settimana e quella a fine Agosto che avevo passato qui a cercar alloggio. La proprietaria è stata disponibile e ragionevole e durante la visita mi ha ripetuto più volte che ero esattamete il profilo di affittuario che cercava. Si è perfino spinta a dire che si sarebbe presa a carico le spese di abbonamento internet. Considerando che nel primo pomeriggio dovevo visitare un altro appartamento (quello delle infiltrazioni), mi ha chiesto di tenerla rapidamente informata del risultato dell'altra visita. Visto le terribili condizioni dell'altro, ieri pomeriggio le ho scritto che ero orientato ad affittare la sua casetta e che avremmo potuto vederci per discutere dei dettagli, convinto che ormai avessi trovato una soluzione alle mie tribolazioni. Mi ha risposto dicendo che in realtà ci sarebbe un'altra agenzia che l'avrebbe contattata prima di me e che mi avrebbe fatto sapere entro martedì mattina.


17 settembre 2012

Camera con vista


Oggi sul mio blog è passato un visitatore collegato dalla camera dei deputati. Si accettano scommesse su chi sia stato. Il post che ha visitato è il seguente:

ps.
Primo post da Parigi, da una sistemazione provvisoria piuttosto spartana. Spero almeno di entrare nel letto, ché mi sembra un po' corto.

15 settembre 2012

Altre cose interessantissime che mi sono successe nel mio breve viaggio on the road

Bestie feroci
  • Durante il viaggio mi sono imbattuto in numerosi animali selvatici più o meno ai bordi della strada tra cui: un paio di caprioli (uno in val d'Orcia e uno, nella foto sottostante, in Garfagnana), una volpe sul bordo della strada da qualche parte in Francia, un uccello rapace che si è messo a volare per un centinaio di metri accanto alla mia macchina nelle Alpi svizzere, la solita marea di gabbiani sulla Manica.

Il pittore
  • Dalle parti di Pontremoli ho pernottato in una specie di agriturismo in un paesino sperdutissimo di nome Oppilo. L'atmosfera era molto conviviale, il gestore e famiglia molto amichevoli. Dopo cena si è sviluppata una interminabile discussione tra me, il gestore, un milanese e due ciociari. Il milanese, ospite dell'agriturismo con la moglie e cliente abituale, ha cercato a lungo di convincermi di abbandonare il lavoro a Parigi ancora prima di iniziare perchè i francesi ed in particolare i parigini sono cafoni e provinciali (conclusione che si basava su un periodo di tempo passato a Marsiglia una cinquantina di anni fa). Sarei dovuto andara a Londra o a New York. Oppure a lavorare per suo figlio ingegnere che, a quanto pare, ha inventato il sistema a finestre nei computer e il GPS. Alla fine viene fuori che il milanese è un pittore ed la mattina successiva, prima che io partissi, mi regala e mi autografa un libro dedicato alle sue opere (che io ho aperto per la prima volta mentre stavo scrivendo questo post). 
  • http://www.agriturismofilippitoscana.it
  • http://www.antoniotonelli.it/index.htm
Vertigini
  • Mentre percorrevo la strada che mi portava dal Passo del Gran San Bernardo al Lago di Ginevra, noto un cartello turistico con l'indicazione per le Gorges du Durnand. Gorge in francese sta per gola scavata da un fiume o canyon. Non ne avevo mai neanche sentito parlare, ma mi sono fatto ispirare dal momento, che è un po' il senso di un viaggio on the road senza tappe fisse decise in partenza. Ma veniamo al dunque. Da piccolo (o almeno fino a qualche anno fa) non soffrivo di vertigini. Adesso sì. Non so come e quando sia iniziato. Nulla di invalidante, ma un senso di malessere di fronte ad ogni altezza significativa. Bene. Per visitare questo canyon ho dovuto intraprendere questo percorso in legno e a scale, attaccato con lo sputo ad una parete verticale a strapiombo sul torrente tuonante (vedi foto sotto). La visita vale la pena e lo scenario naturale è molto bello, ma arrivato in cima ero piuttosto contento che il supplizio fosse terminato.
  • http://www.gorgesdudurnand.ch 

Esibizionismo
  • Francia. Tra il confine con la Svizzera e Besançon. Mi fermo in una piazzola lungo una strada panoramica che si inoltra nella gola formata del fiume Loue per fare qualche fotografia. Dopo essere rientrato in macchina, mentre scrivo luogo e soggetto della fotografia, parcheggia davanti a me una macchina con targa svizzera. Scendono un uomo sulla settantina e una donna sulla quarantina. L'uomo va a vedere il panorama. La donna rimane accando alla macchina, proprio di fronte a me, e si sfila da sotto la gonna le mutande. La gonna era lunga e quindi non s'è visto niente. Lo fa con molta naturalezza e come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Poi le tiene in mano e raggiunge il compagno di viaggio. Io accendo la macchina e me ne vado. Una delle cose più surreali a cui abbia mai assistito.
Colazione
  • Negli alberghi francesi vale la simpatica usanza che la colazione non sia compresa nel prezzo, ma te la vendono a peso d'oro (anche una decina d'euro). Ovviamente io ho sempre rinunciato, andando a comprare brioches o pain au chocolat nelle boulangeries (a meno di un euro) e succo di frutta al supermercato. Nel B&B di Canterbury mi sono rifatto con una full english breakfast con tanto di uovo con bacon, prosciutto, fagioli, funghi e tutto il resto. Fra l'altro, durante questa colazione, ho anche intrattenuto una simpatica conversazione con un signore tedesco, in viaggio solitario come me, e l'ho convinto della superiorità delle strade secondarie e del viaggiare con lentezza rispetto alle autostrade. Mi ha promesso che avrebbe seguito il mio consiglio per il prosieguo del suo viaggio.

11 settembre 2012

Meglio secondi che ladri

da Il Gazzettino

Merita il Darwin Award per il crimine. Sarebbe come se un assassino si vestisse da maggiordomo per andare ad uccidere la sua vittima. Visto che c'era poteva mettersi al collo un cartello luminoso con scitto: "Non disturbate! Sto rubando".

10 settembre 2012

Anche Pierluigi Battista sente nostalgia della Prima Repubblica

A questo link un articolo di Pierluigi Battista apparso domenica sul Corriere della Sera. Battista scrive dell'autoritarismo dei partiti personali odierni e di come si stava meglio quando si stava peggio ai tempi del DC, PSI, MSI e compagnia bella.
Cose simili, con un po' di visibilità di meno, le sostengo da quasi due anni anch'io. A questo link un mio post del 2010 dove affermavo che la Prima Repubblica non si scorda mai.

9 settembre 2012

In macchina lungo la Via Francigena

Nei mesi conclusivi del mio dottorato in Belgio avevo a lungo programmato per quest'estate un viaggio sulla strada molto ambizioso. Una serie di situazioni e contrattempi ha fatto sì che il viaggio programmato fallisse. Un po' per caso, mentre raccoglievo i cocci del fallimento, mi sono imbattuto, non mi ricordo se sul web o in una qualche libreria, nel percorso della Via Francigena. La Via Francigena è un antico percorso di pellegrinaggio (o forse sarebbe meglio dire una serie di percorsi di pellegrinaggio) che collegava varie località europee con Roma. L'itinerario più conosciuto è quello di Sigerico, arcivescovo di Canterbury del X secolo, che lo percorse di ritorno dall'Urbe verso la città inglese. Lui lo fece a piedi in 79 giorni. Io l'ho fatto in macchina e me ne sono bastati una dozzina.
Ovviamente niente di religionso nel mio viaggio, ma un percorso tra paesaggi e luoghi molto diversi e attraverso quattro paesi: Italia, Svizzera, Francia e Inghilterra.
Ecco un riassunto fotografico del viaggio (alcune foto già postate in precedenza, altre nuove):
i laghi dell'Alto Lazio

 
le colline della Toscana


gli Appennini


la monotonia interrotta dalle città della Pianura Padana


le Alpi della Valle d'Aosta


il verde della Svizzera


i fiumi e le gole della Franche-Comté


le vigne e le città della Champagne


i luoghi della Grande Guerra nel nord della Francia


il canale della Manica e il Kent


Prossimamente, quando avrò tempo e voglia, vedrò di dedicare qualche post ad alcuni luoghi specifici incontrati durante questo viaggio che si meritano particolare attenzione.

7 settembre 2012

Alcune cose interessantissime che mi sono successe a Parigi mentre non trovavo un appartamento

  1. Un tizio ha tentato di scipparmi il portatile poche ore dopo essere arrivato. Me lo sono un po' cercato. Però non era troppo convinto e alla fine ha desistito.
  2. Almeno una volta al giorno una linea a caso della metropolitana o della RER subiva pesanti ritardi o prolungate interruzioni per "incidenti che hanno coinvolto passeggeri". Epidemia di suicidi o gente che non mind the gap?
  3. Sono stato fatto oggetto di attenzioni decisamente invadenti, al limite dello stalking, da parte di un gatto mentre aspettavo un agente immobiliare che doveva farmi vedere un appartamento in una strada deserta nella periferia sud di Parigi.
  4. Ho visitato un appartamento al trentunesimo piano di un grattacielo della Défence. Peccato non ci fosse la doccia, altrimenti poteva essere una soluzione interessante. Nel caso remoto il padrone di casa mi concedesse la possibilità di affittarlo.
Più altre cose che nel frattempo mi sono dimenticato.

2 settembre 2012

Cercare casa a Parigi. Dramma. Atto I

Stramaledetto il giorno in cui ho accettato il lavoro a Parigi!
Prendere un dottorato in ingegneria in quattro anni in Belgio si sta rivelando come bere un bicchiere di acqua fresca rispetto all'impresa semi-impossibile di trovare un alloggio decente a Parigi.
Sono appena ritornato dopo aver passato una settimana sul posto alla ricerca di un appartamento da affittare e dire di aver fatto un buco nell'acqua è dire poco. I fatti sono che tra due settimane devo iniziare a lavorare e ancora non ho un posto dove stare.
All'inizio pensavo che Parigi fosse semplicemente cara assatanata e si trattasse semplicemente di spendere una cifra esorbitante per un appartamento di piccole dimensioni. Invece, complice l'enorme richiesta e la relativamente limitata disponibilità di alloggi, i proprietari si permettono di fare i difficili e gli schizzinosi ed ho presto scoperto che devi pregare in ginocchio per farti concedere il privilegio di farti spillare i quattrini duramente (non nel mio caso) guadagnati.
La prima regola è quella del 3. Pretendono cioè che il postulante abbia uno stipendio almeno tre volte maggiore dell'affitto mensile che, nel caso di Parigi, è una pretesa inverosimile. Seguendo questa regola, col mio buon stipendio (ma nulla di eccezionale se paragonato ad altri paesi europei, Italia esclusa ovviamente) sarei in grado di affittare solamente un monoloculo di 15m2, probabilmente con il bagno in comune. Alcuni annunci mettono come requisito che il postulante abbia un CDI, ovvero un contratto a tempo indeterminato. Ma questo è niente. Chi va alla ricerca di un alloggio da affittare a parigi deve munirsi di un dossier che presenti nei minimi dettagli la propria vita, morte e miracoli. Tra i vari documenti richiesti, i più comuni sono:
  • contratto di lavoro,
  • ultima dichiarazione dei redditi,
  • ultime tre buste paga,
  • dichiarazione dei redditi dei genitori, nonni, zii, cugini e parenti fino al settimo grado e generazione,
  • dichiarazione da parte della banca che si dice pronta a fare una fidejussione che garantisca il pagamento dell'affitto al posto dell'affittuario nel caso quest'ultimo non lo faccia,
  • raccomandazione da parte dell'ultimo proprietario presso cui il postulante è stato in affitto
  • eccetera, eccetera
L'agenzia immobiliare con cui ho visitato l'ultimo appartamento mi ha dato da riempire un formulario di due pagine che fra le altre cose richiede:
  • il numero di telefono di casa,
  • il numero di telefono cellulare,
  • il numero di telefono del lavoro,
  • il numero di telefono del datore di lavoro,
  • il numero di telefono del precedente proprietario presso di cui si è stati affittuari,
  • la data ed il luogo del matrimonio (nel caso uno sia sposato), 
  • la data del divorzio (nel caso uno sia divorziato),
  • eccetera, eccetera
Ancora non siamo a niente. A volte il proprietario o l'agenzia richiedono che tu dimostri di avere la possibilità di pagare l'affitto (stipendio, garanzia da parte di qualche parente o conoscente residente in Francia, garanzia da parte della banca) semplicemente per poter visitare l'appartamento.
Tutto qui? Neanche per sogno. In una settimana sono riuscito a visitare cinque o sei appartamenti, tutti con affitti più o meno esorbitanti e che superano ampiamente la soglia di un terzo del mio stipendio. Praticamente tutti erano vecchi decrepiti, in pessime condizioni, con i bagni minuscoli che per rigirarsi uno dovrebbe essere contorsionista (e io non lo sono), senza doccia (solo la vasca), al sesto piano senza ascensore con le scale che strettissime in legno che se metti male un piede ti ritrovi al pianterreno senza passare dal via e chi più ne ha più ne metta.
Naturalmente per avere il privilegio di poter affittare un pessimo appartamento ad un prezzo esorbitante devi lottare con il coltello tra i denti e a colpi di dossier con decine di altri postulanti che stanno visitando l'appartamento insieme a te o che l'hanno già visitato o stanno per visitarlo.
Si salvi chi può! Io purtroppo non posso.