15 settembre 2012

Altre cose interessantissime che mi sono successe nel mio breve viaggio on the road

Bestie feroci
  • Durante il viaggio mi sono imbattuto in numerosi animali selvatici più o meno ai bordi della strada tra cui: un paio di caprioli (uno in val d'Orcia e uno, nella foto sottostante, in Garfagnana), una volpe sul bordo della strada da qualche parte in Francia, un uccello rapace che si è messo a volare per un centinaio di metri accanto alla mia macchina nelle Alpi svizzere, la solita marea di gabbiani sulla Manica.

Il pittore
  • Dalle parti di Pontremoli ho pernottato in una specie di agriturismo in un paesino sperdutissimo di nome Oppilo. L'atmosfera era molto conviviale, il gestore e famiglia molto amichevoli. Dopo cena si è sviluppata una interminabile discussione tra me, il gestore, un milanese e due ciociari. Il milanese, ospite dell'agriturismo con la moglie e cliente abituale, ha cercato a lungo di convincermi di abbandonare il lavoro a Parigi ancora prima di iniziare perchè i francesi ed in particolare i parigini sono cafoni e provinciali (conclusione che si basava su un periodo di tempo passato a Marsiglia una cinquantina di anni fa). Sarei dovuto andara a Londra o a New York. Oppure a lavorare per suo figlio ingegnere che, a quanto pare, ha inventato il sistema a finestre nei computer e il GPS. Alla fine viene fuori che il milanese è un pittore ed la mattina successiva, prima che io partissi, mi regala e mi autografa un libro dedicato alle sue opere (che io ho aperto per la prima volta mentre stavo scrivendo questo post). 
  • http://www.agriturismofilippitoscana.it
  • http://www.antoniotonelli.it/index.htm
Vertigini
  • Mentre percorrevo la strada che mi portava dal Passo del Gran San Bernardo al Lago di Ginevra, noto un cartello turistico con l'indicazione per le Gorges du Durnand. Gorge in francese sta per gola scavata da un fiume o canyon. Non ne avevo mai neanche sentito parlare, ma mi sono fatto ispirare dal momento, che è un po' il senso di un viaggio on the road senza tappe fisse decise in partenza. Ma veniamo al dunque. Da piccolo (o almeno fino a qualche anno fa) non soffrivo di vertigini. Adesso sì. Non so come e quando sia iniziato. Nulla di invalidante, ma un senso di malessere di fronte ad ogni altezza significativa. Bene. Per visitare questo canyon ho dovuto intraprendere questo percorso in legno e a scale, attaccato con lo sputo ad una parete verticale a strapiombo sul torrente tuonante (vedi foto sotto). La visita vale la pena e lo scenario naturale è molto bello, ma arrivato in cima ero piuttosto contento che il supplizio fosse terminato.
  • http://www.gorgesdudurnand.ch 

Esibizionismo
  • Francia. Tra il confine con la Svizzera e Besançon. Mi fermo in una piazzola lungo una strada panoramica che si inoltra nella gola formata del fiume Loue per fare qualche fotografia. Dopo essere rientrato in macchina, mentre scrivo luogo e soggetto della fotografia, parcheggia davanti a me una macchina con targa svizzera. Scendono un uomo sulla settantina e una donna sulla quarantina. L'uomo va a vedere il panorama. La donna rimane accando alla macchina, proprio di fronte a me, e si sfila da sotto la gonna le mutande. La gonna era lunga e quindi non s'è visto niente. Lo fa con molta naturalezza e come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Poi le tiene in mano e raggiunge il compagno di viaggio. Io accendo la macchina e me ne vado. Una delle cose più surreali a cui abbia mai assistito.
Colazione
  • Negli alberghi francesi vale la simpatica usanza che la colazione non sia compresa nel prezzo, ma te la vendono a peso d'oro (anche una decina d'euro). Ovviamente io ho sempre rinunciato, andando a comprare brioches o pain au chocolat nelle boulangeries (a meno di un euro) e succo di frutta al supermercato. Nel B&B di Canterbury mi sono rifatto con una full english breakfast con tanto di uovo con bacon, prosciutto, fagioli, funghi e tutto il resto. Fra l'altro, durante questa colazione, ho anche intrattenuto una simpatica conversazione con un signore tedesco, in viaggio solitario come me, e l'ho convinto della superiorità delle strade secondarie e del viaggiare con lentezza rispetto alle autostrade. Mi ha promesso che avrebbe seguito il mio consiglio per il prosieguo del suo viaggio.

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