26 settembre 2010

Esiste un paese europeo con problemi politici peggiori di quelli italiani

 

Io sono arrivato in Belgio nel Settembre 2007. Tre mesi prima si erano svolte le elezioni e ancora non era stato formato alcun governo. I partiti vincitori non si riuscivano a mettere d'accordo. Alla fine, il 23 Dicembre, più di sei mesi dopo le elezioni, un governo ad intermin è stato messo nelle mani del precedente (e dimissionario) primo ministro. Dopo tre mesi un vero è proprio governo si è formato con a capo un nuovo primo ministro. Nel Dicembre del 2008 era già caduto. In seguito si sono succeduti un paio di governi rimpastati, ma alla fine, nell'Aprile di quest'anno, sono dovuti tornati alle urne. Adesso, dopo cinque mesi, sono ancora senza governo. Chi ha vinto le elezioni è abbastanza chiaro, ma è altrettanto chiaro che formare una coalizione è praticamente impossibile.
Per chi non lo sapesse il Belgio è un paese bilingue (in realtà ci sarebbe anche una minoranza tedesca, ma sono pochi e non contano nulla). O meglio il nord è esclusivamente fiammingo, il sud francofono e Bruxelles è l'unico posto veramente bilingue. Tutto questo (e mille altre cose) complica leggermente la politica. Perchè hanno due partiti per ogni tipo. Hanno i verdi fiamminghi e i verdi valloni. Il partito socialista fiammingo (PSA) e quello vallone (PS). Il centro-destra fiammingo (CDV) e quello francofono (MR). Poi nelle Fiandre ci sono un paio di partiti ancora più a destra, uno autonomista (NVA), l'altro decisamente separatista e razzista (una specie di Lega). In queste elezioni, nelle Fiandre (che hanno la maggioranza della popolazione) ha vinto il partito di destra autonomista. In Vallonia il partito socialista. Due partiti agli opposti. Mettersi d'accordo è un'impresa.
In parlamento hanno guadagnato seggi dodici partiti, cinque francofoni e sette fiamminghi. Su centocinquanta seggi, il partito di maggioranza relativa (NVA) ne ha ventisette. Poi PS con ventisei, MR diciotto, CDV diciassette e giù alla spicciolata. L'eventuale governo sarebbe un calderone di partiti che parlano lingue diverse e che rappresentano ideologie completamente diverse.

Bart de Wever - NVA
Elio di Rupo - PS
La conclusione è che dal Belgio uno si deve aspettare sempre di tutto. In genere il peggio.

21 settembre 2010

Iceland

19 settembre 2010

Come perdere gli amici e alienare la gente


Il nemico è stato lasciato in pace per troppo tempo. Quasi due mesi. E' tempo di ritornare all'attacco. Con una commediola di poco conto. Quindi in linea di principio il danno non è inestimabile. Ma il caso è paradigmatico. Il titolo originale è How to lose friends & alienate people. Ormai è noto che tradurre letteralmente è fuori discussione. In questo caso poi il titolo originale avrà fatto venire in mente all'omino che traduce i titoli di film in italiano la sua triste situazione. E quindi ha dovuto cambiare radicalmente il titolo. Il titolo in italiano è Star System - Se non ci sei non esisti. Un attimo. Star System? Ma questo è inglese. Il tuo lavoro è tradurre i titoli dall'italiano all'inglese e te cosa fai? Come al solito lo stravolgi completamente, ma adottando un'espressione inglese? Adesso devo cambiare il titolo della rubrica? L'omino che dovrebbe tradurre i titoli dei film in italiano ma a volte li cambia solamente lasciandoli in inglese è il nemico.

15 settembre 2010

Novikov self-consistency principle


Il principio di autoconsistenza di Novikov dice che è impossibile creare paradossi temporali.
L'argomento di oggi è: i viaggi nel tempo e relativi paradossi. Ritorna a grande richiesta (ma anche no) la rubrica sulla vita, l'universo e tutto quanto.
Il più famoso paradosso temporale è quello del nonno. Supponiamo che un uomo viaggi indietro nel tempo e uccida suo nonno prima che conosca sua moglie (cioè la nonna del viaggiatore nel tempo). Quindi uno dei due genitori del viaggiatore nel tempo non sarebbe mai potuto essere concepito. Di conseguenza il viaggiatore nel tempo non sarebbe potuto nascere e non avrebbe potuto viaggiare indietro nel tempo per uccidere suo nonno.
Una specie di paradosso morale è anche il classico: un viaggiatore nel tempo che si trovasse in un café di Vienna con il ventenne aspirante pittore Adolf Hitler sarebbe legittimato ad ucciderlo?
Il principio di Novikov risponde a questi quesiti dicendo semplicemente che non è possibile cambiare il passato che conosciamo. Ossia la successione degli eventi nel tempo è unica. Questo non implica necessariamente l'impossibilità del viaggio nel passato. Stabilisce che un eventuale viaggiatore nel tempo che si proietta a Vienna agli inizi del novecento per uccidere Hitler fallirà nel suo intento. Allo stesso modo il nipote non sarà in grado di uccidere il nonno.
Questa teoria non esclude il fatto che il viaggiatore nel tempo possa influenzare gli eventi, ma potrà farlo solo in modo consistente con la storia. Per esempio la vita del nonno potrebbe essere salvata da quella che diventerà la sua futura moglie facendo sì che il viaggiatore nel tempo sia la causa scatenante che ha portato alla sua nascita. Oppure un eventuale viaggiatore nel tempo che va nel passato sulla scena di un crimine per scoprire il colpevole di un omicidio irrisolto, uccide involontariamente un passante che poi scoprirà essere la vittima del misterioso omicidio su cui è andato ad indagare. Non esclude, quindi, il cosiddetto paradosso della predestinazione.
Insomma, facendola semplice, secondo Novikov i viaggi nel tempo non sono come in Ritorno al Futuro, ma come ne L'Esercito delle Dodici Scimmie.
Io sono d'accordo con Novikov e a dir la verità lo ero anche prima di sapere che esistessero Novikov e il suo principio. Che se non c'aveva pensato lui si sarebbe potuto chiamare stealthisnick self-consistency principle.

12 settembre 2010

Zaphod Beeblebrox @ Ottawa



5 settembre 2010

Intervallo pt. 6


2 settembre 2010

The radio is on fire. We don't need no water, let the motherfucker burn.

Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. 
Ho visto del fumo uscire dalla mia autoradio mentre ascoltavo i Faith No More su un autostrada svizzera nel bel mezzo di un viaggio di dodici ore in solitaria.
E non era un effetto scenografico.
Ho fuso l'autoradio per troppo rock'n'roll.

1 settembre 2010

Senza Fili




Come sono finito, io che ho un cellulare solo perchè me lo hanno regalato ma lo tengo spento chiuso in un cassetto, a fare il teaching assistant in un corso di wireless communications?