9 giugno 2011

Afterhours @ VK, Bruxelles

Ovvero cronaca di quello che con tutta probabilità è stato il peggior concerto a cui abbia assistito in vita mia. Peggio anche di quello dei The Cult con Ian Astbury senza voce. Peggio di quel gruppo indie di cui non ricordo neanche il nome al Pukkelpop di un paio di anni fa con il cantante che faceva finta di leggere da non so che quadernino rosso.
Ad aprire c'erano i Perturbazione che, poverini, hanno fatto il loro bravo concerto mettendoci impegno. Non è il mio genere e dubito che lo sarà mai, ma gli concedo l'onore delle armi (o  sarebbe meglio dire delle chitarre?). Ma quello degli Afterhours è stato davvero al limite del pietoso. A parte che sei un gruppo italiano che suona a Bruxelles e te lo dovresti immaginare che nel locale non ci sono altro che italiani. E allora che le canti a fare le tue canzoni in inglese? A parte che se sali sul palco con l'aria scazzata come se fossi lì per fare un favore al pubblico (che al massimo dovrebbe essere viceversa) che neanche un impiegato di banca, potevi rimanere a casa ed evitavi a me di farmi venire fino a Bruxelles (non che stia lontanissimo, ma tant'è...). Capisco i problemi tecnici, ma la colpa non è di chi ha pagato il biglietto per vederti. Quindi ti scusi e continui dando il meglio di te stesso su quello stramaledetto palco. Non è che ti scazzi ancora di più e dopo una setlist ridotta all'osso te ne vai di punto in bianco.
Era la prima volta che li vedevo (non erano tra i miei gruppi preferiti, ma comunque contavo su un altro buon concerto di un gruppo italiano a Bruxelles) e sarà anche l'ultima.

10 commenti:

  1. Li ho visti ad uno degli ahimè ultimi Arezzi Wave (al plurale), e devo dire che fecero un bel concerto, per quanto forse aiutasse la magnificenza di un grande palco. Agnelli poi cantava con l'asta del microfono che era un neon illuminato, e quella cosa mi impressionò. Con tutto che degli Afterhours reggo 7-8 pezzi al massimo, immagino che gli girassero i corbelli che nel locale fossero tutti italiani, ma uno che pretende? Aizzala te la gente con quell'aria da Piton.

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  2. Manuel agnelli non è di certo freddie mercury sul palco, ma devo dire che ogni volta che li ho visti live (almeno una decina di volte, spesso a un prezzo inferiore a quello che hai pagato tu) sono sempre uscito molto soddisfatto.
    Purtroppo però il diversamente famoso agnelli ha un piccolo problema con il suo ego e quindi sono già capitate serate storte; l'unica a cui io abbia assistito è stata a causa di un simpaticone che lo insultava pesantemente tra un pezzo e l'altro, causando l'abbandono del palco con susseguente ritorno, scuse e ripresa del concerto.
    Non è certo un atteggiamento professionale ma in sua difesa posso dire che cose del genere accadono di rado a fronte di prezzi dei concerti al limite del popolare. Non per difenderlo, ma gruppi di caratura ben più alta si permettono di fare di peggio.
    In particolare nel tuo caso, credo che il problema fosse la mai svanita pretesa di agnelli di sfondare anche all'estero cantando in inglese; per cui fuori dall'italico suolo non credo proprio che spiccicherà mai una parola nella lingua dell'ammore. E credo che fosse frustrato dal fatto che nel locale ci fossero solo italiani.
    Ad ogni modo, dato che la loro musica a mio parere merita, e dal vivo solitamente danno tutto, ti consiglierei di dar loro un'altra opportunità. Se va male ti spedisco una birra a bruxelles.

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  3. @NêZ
    dopo aver visto il batterista dei living colour fare un solo con il neon sulle bacchette (http://www.youtube.com/watch?v=TrGwCmlDyeM ma non rende bene l'idea), un'asta non penso che mi impressionerebbe (e fra l'altro era normale)

    quale sarebbe l'aria da Piton?


    @Anonimo (Bloom?)
    il prezzo, per un concerto in belgio, era basso quindi non è una questione di costo del concerto

    può anche darsi che sia stato fortunato prima di ieri ma io, a memoria (che non è un gran che), non ho mai visto di peggio, nè da gruppi di caratura più alta nè più bassa
    perchè non è che pretendo che tutti ci mettano l'intensità dei gogol bordello, o che si rotolino sul palco come angus young (malgrado i mille anni), nè che scendano dal palco e si mettano a suonare tra il pubblico come i succitati living colour

    come ho detto non erano tra i miei gruppi preferiti neanche prima, quindi per quanto mi riguarda manuel agnelli il suo ego e le sue pretese se le può benissimo mettere laddove non batte il sole

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  4. Sono leopoldo II ex re del belgio comunque, leopold bloom è solo uno pseudonimo.
    Concludendo sugli afterhours, dico solo che forse ieri non ho dato a capire che, solitamente, non solo i loro concerti non sono così pessimi, ma anzi sono molto coinvolgenti, intensi e, soprattutto, lunghi.
    PS ma dove diamine li hai visti i living colour? Io pensavo si fossero sciolti!

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  5. me lo immagino che sia uno pseudonimo perchè, anche se fosse esistito veramente, a quest'ora sarebbe morto da un pezzo

    l'avevi dato a capire, ma la tua affermazione non ha cambiato il mio punto di vista

    li ho visti un anno e mezzo fa nello stesso locale in cui ieri ho visto gli afterhours

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  6. A me gli Afterhours mi piacciono però ci resto male a sapere come si sono comportati... Rammaricata, sentitamente, mi congedo.

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  7. non volevo scrivere a me mi. Anche se c'era il verbo in mezzo, è INAMMISSIBILE xD
    Devastata, umilmente, mi congedo...

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