30 settembre 2013

Questa casa non è uno zoo

Chi legge questo blog da almeno un anno ha un'idea delle tribolazioni che ho affrontato (e che affronta qualsiasi essere umano in questa città) per trovare un tetto sotto cui vivere a Parigi. Alla fine ho trovato la casetta qui sotto:


Pur essendo soddisfatto di quello che mi è capitato (non posso neanche definirla scelta, visto che l'alternativa era un ponte o una stazione della metro), la casetta ha due principali difetti. Il primo difetto è l'isolamento termico. O la sua totale assenza. Per cui dentro casa fa più o meno la stessa temperatura di fuori, a meno di non accendere il riscaldamento (o di un improvvisato ventilatore). L'altro problema, probabilmente favorito dal giardinetto che divido con la casa della proprietaria, è l'irrefrenabile attrazione che spinge tutti gli animali di ogni razza, specie, forma, dimensione, colore e credo religioso ad entrarci dentro.
Lo scorso autunno c'era un passerotto che tutte le mattine si andava a scatafasciarsi di becco contro la porta-finestra nel tentativo di entrare. La padrona di casa ha una gatta, Kitty, che fa gli appostamenti e gli assalti per entrare non appena lasci uno spiraglio di porta o finestra aperti. Uno sterminato esercito di lumache lascia la propria scia nel mini-ingresso entrando di notte da non si sa bene ancora quale pertugio e uscendoci nuovamente prima che faccia giorno. Poi un florilegio di insetti volanti fra cui farfalle, zanzare giganti, affarini verdolini non meglio identificati, eccetera. Ultimamente c'è stato un preoccupante aumento nella presenza e nella dimensione dei ragni, culminato con un mega ragno nero e peloso che ieri sera ho dovuto uccidere sette volte prima che morisse definitivamente.

4 commenti:

  1. Ho da dire che:

    - a causa del microclima anarchico della casa, poi capita che per uscire infilo felpe e maglioni che devo levare dopo 5 minuti. Fuori fa decisamente meno freddo rispetto a questo luogo.

    - i progenitori delle vedove nere, ora lo so, son parigini

    - ora capisco perché a Parigi vanno per la maggiore le escargot.

    - poteva andar peggio... potremmo avere un topo nell'oliera +_+

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    Risposte
    1. Aggiungo che quando esco la mattina c'è sempre un nugolo di moscerini fuori dalla porta.

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    2. In quella cantina deve esserci un cadavere in decomposizione. Non vedo altre possibilità.

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    3. Ci sono le mie valigie. E dentro forse un cadavdere. Più ragni a sfare, probabilmente.

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