4 settembre 2013

Apologia dell'IMU

Non mi ricordo dove ho letto o chi ha detto che il PD è riuscito nell'impresa di far avverare almeno una volta una promessa elettorale di Silvio. I più puntigliosi diranno che l'IMU non è stata abolita completamente, ma certo è stata notevolmente depotenziata. I più puntigliosi e più berlusconiani (ce ne sono all'ascolto?) diranno che non è la prima promessa mantenuta (in effetti c'è l'abolizione dell'ICI post elezioni 2008). Ma la sostanza resta quella.
Se non bastasse, io penso convintamente che una tassa sulla casa sia uno strumento fiscale necessario. Soprattutto in un paese come l'Italia dove molte ricchezze finanziarie sono nascoste o eluse e l'evasione fiscale è, per chi ha la possibilità di farla, quasi una norma. Nascondere una casa è più difficile. E quindi la tassa sulla casa di proprietà rappresenta quella patrimoniale tanto agognata da alcuni partiti di sinistra per fare in modo che tutti contribuiscano alle spese dello stato.
E non si tratta di una misura da vampiro dello stato italiano. Esiste praticamente ovunque. In Francia ce ne sono addirittura di due tipi. La taxe foncière (traducibile più o meno con tassa sulla proprietà o letteralmente tassa fondiaria) che è a carico, per l'appunto, del proprietario e la taxe d'habitation che è a carico di chi occupa l'abitazione, che sia il proprietario, colui che l'ha in affitto o che la occupa a titolo gratuito (e che quindi dovrò pagare anch'io quest'anno). In Spagna c'è l'Impuesto sobre Bienes Inmuebles che è a carico del proprietario. Anche in Germania c'è una tassa sugli immobili che si chiama Grundsteuer, anche in questo caso è a carico del proprietario, ma varia sensibilmente da regione a regione. Perfino la tanto decantata patria del governo che non mette le mani in tasca ai cittadini, gli USA, ha una tassa sulla casa che si basa sul valore catastale dell'immobile. In Gran Bretagna c'è una tassa, la council tax, simile alla taxe d'habitation francese che è richiesta a chiunque risieda in una casa, indipendentemente dal fatto che sia proprietario o meno.
Non condivido neanche l'obiezione di chi dice: "io ho una casa molto grande ricevuta in eredità, ma sono precario/disoccupato e non mi posso permettere di pagare l'IMU". Se la casa è un diritto, non lo è averne una grande che non ti puoi permettere. Vendila e compratene una alla tua portata.

4 commenti:

  1. So che negli USA, prima di acquistare l'immobile, l'acquirente conosce già, oltre al prezzo di vendita dello stesso, l'importo della tassa che dovrà pagare una volta divenutone proprietario.
    Giusto per evitare futuri piagnistei...

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  2. beh, credo non sia impossibile o estremamente complicato chiedere al venditore quanto paga...se le leggi non sono cambiate, la cifra nn differirà particolarmente...

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    1. Anche senza chidere. Visto che la tassa si basa su parametri piuttosto semplici, in genere.

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