C'era una volta una ragazza.
Quando era arrabbiata tirava un forte vento di tramontana che le scompigliava i capelli e faceva turbinare il mondo intorno a lei. Quando la malinconia prendeva il posto della rabbia le foglie cadevano dagli alberi, danzando lentamente sotto la spinta di un vento leggero. I suoi periodi di tristezza si riflettevano in un cielo grigio accompagnato da una pioggerella sottile e incessante. A volte, durante brevi intervalli di tempo, era distaccata e priva di emozioni; durante quei periodi le giornate erano corte ed il freddo pungente. Quando il distacco lasciava il posto alla rassegnazione, il clima diventava ovattato, le nuvole grigie lasciavano cadere un'abbondante nevicata e tutto diventava bianco. Poi però succedeva la ragazza che s'innamorasse e allora le temperature tornavano miti, i raggi del sole si facevano spazio tra le nuvole, i fiori sbocciavano e la natura si riempiva di colori. Un caldo afoso ed un sole abbagliante erano la diretta conseguenza del suo struggimento. La passione arrivava a folate e portava con se un vento accompagnato da nuvole che scaricavano un temporale fragoroso, illuminato da lampi e scosso da tuoni. E, appassionata, la ragazza era felice e allora dopo il temporale uno splendido arcobaleno solcava il cielo rasserenato.
Tale era la meraviglia che questa ragazza suscitava nella Natura che questa decise di plasmare i propri cicli sulle di lei emozioni e sui di lei sentimenti. E fu così che nacquero le stagioni.
Tale era la meraviglia che questa ragazza suscitava nella Natura che questa decise di plasmare i propri cicli sulle di lei emozioni e sui di lei sentimenti. E fu così che nacquero le stagioni.
Bello...e in più questo tuo post mi ha rievocato, in alcuni tratti, uno pomeriggio di circa un anno fa...
RispondiEliminaQuindi questa ragazza sta piangendo gelide lacrime ora...
RispondiEliminaperché piangendo?
Eliminaperchè nevica...
EliminaMa che bello... :)
RispondiEliminama grazie
EliminaChe meraviglia!
RispondiEliminabentornata su questo blog...
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