Incontro la Sûre per la prima volta all'altezza del mulino di Bigonville quando ancora è poco più di un fiumiciattolo, poco dopo essere entrato in Lussemburgo all'altezza di Martelange (al confine dieci, e dico dieci, distributori di benzina uno di fila all'altro per via del costo decisamente basso del carburante in Lussemburgo). E' domenica mattina ed ha appena smesso di diluviare. Pochi kilometri dopo il fiumiciattolo si allarga e dà vita al lago (artificiale) della Haute-Sûre. Salendo verso Boulaide lungo la CR310 giungo in una bella zona collinare ondulata. Quasi per caso, mentre sono fermo per fare alcune fotografie, noto un cartello stradale con il simbolo di punto panoramico accanto al nome Hochfels. Punta verso una stradina che sale dritta verso un cocuzzolo e che sembra sparire all'interno di un bosco.
La prendo senza esitazione e mi ritrovo in un spiazzo deserto che fa da parcheggio. Ci sono dei cannoni residuati bellici (il Lussemburgo è mai stato in guerra con qualcuno?) e uno strano edificio in legno completamente abbandonato con i vetri in frantumi. Oltre l'edificio c'è un punto da cui si può vedere la valle scavata dalla Sûre ed i boschi che la ricoprono, con le nuvole basse della mattinata che iniziano ad andarsene. La cosa più impressionante è il silenzio irreale che mi circonda, come se fossi l'unica anima viva a perdita d'occhio. Quando riparto, anche il sole inizia a far capolino. Attraverso di nuovo la Sûre al Pont Misère, quando il fiumiciattolo è già diventato quel fiume che serpeggia fino a diventare il lago della Haute-Sûre. Poco dopo svolto sulla N27 in direzione di Esch-sur-Sûre. Prima di arrivarci mi fermo brevemente a Lultzhausen, subito dopo un viadotto su uno dei bracci del lago della Sûre, e in corrispondenza della diga che forma il suddetto lago.
Esch-sur-Sûre è uno splendido paesino (poco più di trecento abitanti) adagiato sulla riva interna di un ansa del fiume ed impreziosito dalle rovine di un castello medievale aggrappato su uno sperone di roccia che sovrasta la cittadina. Le rovine sono visitabili (basta arrampicarsi su una caterva di scalini) e dall'alto si può godere di una bella vista su Esch e sulla stretta valle circostante scavata dalla Sûre. Il paesino, pur essendo prettamente turistico, è tranquillo ed è piacevole passeggiare per le stradine che salgono verso il castello oppure costeggiando il fiume.
Una volta ripartito da Esch continuo a seguire la N27, che segue l'andamento tortuoso della Sûre, fino a Ettelbruck. E' un tratto di strada spettacolare e tortuoso come il fiume. Inizialmente la strada lo sovrasta dall'alto e successivamente gli scorre accanto offrendo vedute panoramiche e scorci pittoreschi. A Ettelbruck lascio la Sûre e punto in direzione di Lussemburgo, la città, da cui non mi aspettavo nulla di buono e invece è stata una piacevole sorpresa.
Qui il percorso su Google Maps. Qui il resto del viaggio.
La prendo senza esitazione e mi ritrovo in un spiazzo deserto che fa da parcheggio. Ci sono dei cannoni residuati bellici (il Lussemburgo è mai stato in guerra con qualcuno?) e uno strano edificio in legno completamente abbandonato con i vetri in frantumi. Oltre l'edificio c'è un punto da cui si può vedere la valle scavata dalla Sûre ed i boschi che la ricoprono, con le nuvole basse della mattinata che iniziano ad andarsene. La cosa più impressionante è il silenzio irreale che mi circonda, come se fossi l'unica anima viva a perdita d'occhio. Quando riparto, anche il sole inizia a far capolino. Attraverso di nuovo la Sûre al Pont Misère, quando il fiumiciattolo è già diventato quel fiume che serpeggia fino a diventare il lago della Haute-Sûre. Poco dopo svolto sulla N27 in direzione di Esch-sur-Sûre. Prima di arrivarci mi fermo brevemente a Lultzhausen, subito dopo un viadotto su uno dei bracci del lago della Sûre, e in corrispondenza della diga che forma il suddetto lago.
Esch-sur-Sûre è uno splendido paesino (poco più di trecento abitanti) adagiato sulla riva interna di un ansa del fiume ed impreziosito dalle rovine di un castello medievale aggrappato su uno sperone di roccia che sovrasta la cittadina. Le rovine sono visitabili (basta arrampicarsi su una caterva di scalini) e dall'alto si può godere di una bella vista su Esch e sulla stretta valle circostante scavata dalla Sûre. Il paesino, pur essendo prettamente turistico, è tranquillo ed è piacevole passeggiare per le stradine che salgono verso il castello oppure costeggiando il fiume.
Una volta ripartito da Esch continuo a seguire la N27, che segue l'andamento tortuoso della Sûre, fino a Ettelbruck. E' un tratto di strada spettacolare e tortuoso come il fiume. Inizialmente la strada lo sovrasta dall'alto e successivamente gli scorre accanto offrendo vedute panoramiche e scorci pittoreschi. A Ettelbruck lascio la Sûre e punto in direzione di Lussemburgo, la città, da cui non mi aspettavo nulla di buono e invece è stata una piacevole sorpresa.
Qui il percorso su Google Maps. Qui il resto del viaggio.
Quanto è fiabesco questo Esch! Bello!
RispondiEliminamagari fiabesco è un po' troppo, ma è un bel paesino
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