Il 3 Febbraio 1998 un aereo militare americano, di stanza alla base di Aviano ed in volo di addestramento, tranciò di netto i cavi della funivia che da Cavalese, in val di Fiemme, porta al monte del Cermis. La caduta della cabina provocò la morte dei venti occupanti, per la maggior parte di nazionalità tedesca e belga. L'aereo subì nell'incidente lievi danni, tanto da essere in grado di tornare alla base. Al momento dell'impatto volava ad una velocità superiore a quella consentita e ad una altitudine di circa cento metri, quando quella consentita era sei volte più alta. I militari alla guida dell'aereo erano il capitano Richard Ashby ed il navigatore Joseph Schweitzer. Presenti sull'aereo anche due addetti ai sistemi di guerra elettronica.
In ossequio alla convenzione NATO sui militari dell'alleanza atlantica, fu impossibile processare i responsabili in Italia. La giurisdizione fu riconosciuta alla corte militare statunitense. Ashby e Schweitzer furono processati per omicidio preterintenzionale ed omicidio colposo. Malgrado l'evidenza dei fatti, i due militari furono completamente assolti dalle accuse nel marzo del 1999. Nel maggio dello stesso anno, i due militari furono giudicati colpevoli dalla corte marziale di intralcio alla giustizia per aver distrutto una registrazione video del volo. Entrambi furono rimossi dal servizio ed il pilota, Richard Ashby, passò quattro mesi e mezzo in prigione.
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