16 ottobre 2013

Napoleone Bonaparte

Qualche mese fa ho scritto una cosetta per una sfida che poi non ha mai avuto luogo (ma questa è un'altra storia). Scrivere un raccontino includendoci dentro i primi cinque articoli tirati a sorte da Wikipedia. Vista la scarsa ispirazione per nuovi post l'ho ripreso da sotto la polvere del mio desktop.
Questi sono gli articoli che sono stati sorteggiati:

http://it.wikipedia.org/wiki/Brachystegia_angustistipulata
http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Faina
http://it.wikipedia.org/wiki/Peschadoires
http://it.wikipedia.org/wiki/Albatros_B.II
http://it.wikipedia.org/wiki/Daxam

Non un sorteggio particolarmente fortunato. Ecco qui di seguito il racconto che ho scritto:


Due uomini sedevano su seggiole scomode in una stanza asettica illuminata da una luce fredda. Un terzo uomo sedeva comodamente dietro una scrivania. Ad un cenno di quest'ultimo, uno degli altri due cominciò a parlare, agitando le braccia e le mani, ma rimanendo quasi immobile con tutto il resto del corpo.
- Signor Commissario, la ringrazio per avermi concesso udienza. Mi lasci raccontare come sono andate le cose. Mi trovavo a Peschadoires, un paesino di quattro anime nella regione dell'Auvergne, per motivi di lavoro. Lei si chiederà che lavoro faccia, ma questo non è importante ai fini della storia. Si fidi di me. Il punto della storia è che il primo giorno, uscito di casa di prima mattina, un cinese con gli occhiali ed un maglioncino grigio per poco non mi finì addosso mentre usciva di corsa dalla boulangerie. Nulla di strano dirà lei. Forse è vero. Ma anche il giorno seguente successe la stessa identica scena con lo stesso identico cinese. E così il terzo ed il quarto giorno. Il giorno successivo no. E allora mi fermai davanti alla boulangerie. Mi guardai intorno e non lo vidi. Quando stavo per riprendere il cammino, il cinese con gli occhiali mi spuntò alle spalle e mi mise un fazzoletto sulla bocca. Persi i sensi.
Quando li ripresi mi accorsi di essere in una serra enorme, alta qualche metro. C'era un uomo. Esattamente il signore che si trova accanto a me in questo momento. Si presentò a me come Pippo Faina, romano e allenatore di basket. Non mi ci volle molto a capire come quella fosse soltanto una copertura. Gli allenatori di basket romani hanno tutt'altra faccia e corporatura. Subito si mise a parlare della coltivazione in serra della Brachystegia angustistipulata, una pianta della famiglia delle leguminose endemica dell'Africa centrale. Quando, da un'apertura nella serra, vidi, parcheggiato su un terreno incolto adiacente, il biplano da ricognizione tedesco Albatros B-II, mi bastò fare due più due per capire cosa stava succedendo.
Il cinese con gli occhiali non era un cinese con il maglioncino grigio, ma un alieno del pianeta Daxam. Come lei saprà benissimo, signor Commissario, i daxamiti sono degli alieni xenofobi con dei poteri simili a Superman. Sono qui per colonizzare il nostro mondo. Disperdono nell'ambiente i semi di Brachystegia angustistipulata macinati in polvere finissima. Sorvolano città e campagne con il biplano tedesco e rovesciano su di noi queste polveri. Infettano l'aria e l'acqua e ci rendono proni al collaborazionismo. Come è successo a questo tizio accando a me. Sporco collaborazionista.
Signor commissario, deve assolutamente chiamare i servizi segreti. Che dico? L'esercito. Ne va del pianeta intero.
Finito il racconto, l'uomo dietro la scrivania si alzò. Portava un camice bianco.
- Bene. Ho preso nota di tutto. E lei, Signor Faina, cos'ha da dire al riguardo?
Il secondo uomo, che era restato in silenzio fino ad allora, si alzò in piedi tenendo la mano destra all'interno della giacca all'altezza della pancia.
- Ma quale Faina e Faina, io sono Napoleone Bonaparte.
L'uomo con il camice annuì severamente. Poi prese in mano l'interfono e dopo aver atteso la risposta dall'altro capo del filo disse
- Infermiera? Sì, potete riportare i pazienti nella loro stanza dopo avergli somministrato la dose giornaliera di Olanzapina.

12 commenti:

  1. A me piaceva di più l'altro racconto in gara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eheheh...se non altro perché non hai mai fatto mistero che i racconti assurdi ti stanno sulle palle...

      Elimina
  2. Adoro. Non ce n'è, adoro e basta. Complimenti Steal :)

    RispondiElimina
  3. intanto commento. lo leggo dopo. ma sei stato fortunato alquanto; qualche tempo fa qualche wikipediano fece una statistica da cui risultava che una percentuale elevatissima tra gli ar... le voci a caso di wiki stessa (circa4 su 10, mi pare) era un comune francese.
    e il testo era qualcosa del tipo

    x è un comune francese di tot abitanti, preferibilmente pochi o nessuno (pare che in Francia si usi così) nel dipartimento bla nella regione cosa.

    adesso, come vedete http://it.wikipedia.org/wiki/Doazit , ci sono tabelle e altro. a quell'epoca no.

    RispondiElimina
  4. pure qualcuno di più, pare...


    Al 1º gennaio 2012 c'erano in Francia 36.700 comuni (di cui 212 oltremare) che coprono tutto il territorio (eccetto Wallis e Futuna e alcune zone senza popolazione permanente); secondo uno studio del 2003, essi erano la metà del numero totale dei comuni dell'Unione europea a 15[1].

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, Copincollo da Wikipedia:
      "La crescita fu dovuta spesso all'utilizzo di script automatici, impiegati ad esempio per la creazione delle oltre 35.000 sui comuni francesi, nell'ambito del Progetto:Comuni della Francia"

      Elimina
    2. non è che i comuni francesi sono stati creati dagli script automatici, eh ;) i comuni in Francia c'erano, poi i wikipediani hanno creato le voci corrispondenti.
      una per ogni comune francese.
      36700 e qualcosa
      poi sono stati scritte quelle sugli svizzeri, tedeschi, ungheresi, bla bla bla.

      Elimina
    3. Grazie della precisazione, ma avevo intuito che gli script erano per creare le voci e non i comuni.

      Elimina