27 agosto 2013

Nuove raccapriccianti figure professionali

Vengo a conoscenza dell'esistenza e della proliferazione di una nuova figura professionale che unisce in unica persona quello che più aborro. Una specie di chimera del raccapriccio con il corpo ingiacchettato e incravattato, la tesa da uccello di twitter e il pollice sempre alzato.
Copioincollo da altainformazioneinrete.it :
Il Social Media Manager è una figura professionale emergente e relativamente giovane, ma ha già un ruolo da protagonista nello sviluppo della comunicazione digitale professionale. Il suo lavoro consiste nella gestione della presenza online di un’azienda sui Social Network. Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per svolgere una professione punto d’incontro tra il marketing e le nuove tecnologie informatiche. Il SMM sviluppa una grande sensibilità che gli consente di percepire i cambiamenti in atto nella comunicazione; influenza il modo di pensare e fare conoscenza. Si aggiorna continuamente sugli ultimi trend, alla ricerca dell’interazione e di una conversazione aperta ed empatica con i follower/fan di un determinato prodotto, cercando di evitare una promozione troppo esplicita del brand, tipica di strategie di marketing ormai obsolete. Il SMM cavalca l’era digitale; è portatore di nuovi valori nella comunicazione e nel marketing.
A parte che definire "tecnologie informatiche" i social network grida vendetta. Sarebbe come definire i giornali una tecnologia, con buona pace di Gutenberg e della stampa. Ma anche volendo dare per buona la definizione, non è che se usi un mezzo hai a che fare con la tecnologia che c'è dietro. Se faccio il tassinaro non sono un punto d'incontro tra i trasporti e le tecnologie automobilistiche. Questo modo di definire la professione, ai miei occhi, non fa che amplificare il vuoto da cui è costituita.
Rabbrividisco al fatto che questa figura abbia come obiettivo di influenzare il modo di pensare della gente. Ancora di più se penso che probabilmente la gente si fa effettivamente influenzare da una eventuale strategia del genere. E ho paura che i "valori" di cui sono portatori non si limitano a portarli, ma te li attaccano anche. Sono infettivi.
Ovviamente cavalcano l'era digitale senza sapere come mai sia l'era digitale e cosa voglia dire digitale. Non posso che sperare che vengano disarcionati.

18 commenti:

  1. Insomma una caterva di bimbiminchii, con giacca e cravatta e sneakers dai colori sgargianti, con il portatile della apple (magari pure bianco), l'iphone e la parlata strascicata. Che parlano e - ancor peggio - scrivono per mezzo di un linguaggio imbarazzante fatto di emoticons e x al posto del "per" e k al posto del "ch".
    E ti vogliono pure venire a insegnare le strategie aziendali.

    Mi serve una motosega!!!

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    1. a a a a a bimbominchia è vocabolo stra usatissimo dai SMM! proporrei un più sobrio "fallomarmocchi".

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    2. Mi piace "fallomarmocchi". Però con le "k", mi raccomando!

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    3. ma la "K" non dissona con la sobrietà? giusto per chiedere, eh..

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    4. La sobrietà però stonerebbe con la fauna che andiamo a descrivere.

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    5. il mio istinto conciliatore mi suggerisce allora "fallomarmocki".

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    6. Mi piace ancor di più, ché ha un ché di multietnico :)

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  2. Steal, lo sai che il termine "raccapriccio" e i suoi derivati è coperto da copyright?

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    1. Comunque per rimanere in tema con il post, il problema è l'importanza che si sta dando o che stanno prendendo i social network.
      Ormai sembra che gli esseri umani ne siano dipendenti e le imprese non fanno altro che approfittarne! Il problema non è il Social Media Manager in sè, il problema è perchè sia nata una figura del genere!
      Non so se mi son spiegata bene bene...
      Un po' come i giornaletti scandalistici, il problema non è il giornale in sè, ma chi lo compra! Se non lo comprasse nessuno, ne esisterebbero così tanti?
      P.S. Ieri ho detto ad un collega che mi son cancellata da facebook, lui sgrana gli occhi e mi dice "ma sei pazza?"
      NO, forse è l'unica cosa sensata che io abbia mai fatto -.-'

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    2. Ho acquisito i diritti per l'utilizzo non commerciale del termine raccapriccio e dei suoi derivati per 99 anni.

      Comunque, per me, il problema è proprio nella figura del SMM. Mi fa rabbrividire anche di più dell'omino che traduce i titoli dei film in italiano. Il fatto che sia nata è diretta conseguenza del fatto che sui social network ci siano miliardi di persone.

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    3. Intervengo per dire che, i diritti di usufrutto del termine et derivati, si limitano a 3 volte ogni 31 giorni.

      I social network impazzano. Ora tutto è riconducibile a FB, per dire. Le aziende per farsi conoscere si affidano a quella piattaforma. Ma sentivo che anche la cooperativa no profit "libera contro la mafia" per poter trovare finanziatori per alcuni progetti ha dovuto andare a cercarli su fb! Ma ci rendiamo conto?

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  3. Cambiano le strategie e le figure professionali ma a me questa sembra la cara, vecchia, dannata pubblicità. Lo dicono pure esplicitamente: non serve tanto a venire incontro ai bisogni dei consumatori quanto ad indurre questi verso i prodotti. E lo fanno subdolamente, mica in maniera troppo esplicita. No ma vantatevi. D'altronde quando miliardi di persone mettono in vetrina la propria vita cosa ci si può aspettare, è una manna per matusa governi e marketing.

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    1. Certo. Ma pubblicità che si accoppia coi social network.

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    2. I nazicomunisti, si salvi chi può.

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