23 giugno 2013

Il ponte dei suicidi al Butte Chaumont

Uno dei parchi principali di Parigi è il Butte Chaumont che si trova nella parte nord-occidentale della città, non lontando dai Boulevard Periferiques, i viali autostradali che delimitano i confini della città. Una delle caratteristiche che lo contraddistinugono è il dislivello su cui si trova (butte vuol dire collina, più o meno) ed i corrispondendi pendii scoscesi che lo formano.


Su uno sperone di roccia che domina il parco è costruito un tempietto, dall'alto del quali si ammira il panorama circostante che si estende fino alla più famosa delle buttes parigine: quella di Montmartre.


Per arrivare al tempietto, culmine del parco, ci sono due ponti. Il primo è un ponte sospeso progettato da Eiffel. L'altro è un ponte in pietra che si eleva ad un'altezza di 22 metri dal suolo sottostante. Questo ponte ha un nome particolare: il ponte dei suicidi.


A quanto pare, vista l'altezza, è stato per lungo tempo il posto prediletto dai parigini che volevano farla finita una volta per tutte. Il poeta Louis Aragon sosteneva addirittura che il fascino del ponte spingesse al suicidio anche qualche passante che si trovava lì con tutt'altre intenzioni che quella di buttarsi. Da tempo, a protezione, sono state installate delle reti che impediscono il salto nel vuoto. Ma il soprannome e il fascino macabro sono rimasti.

13 commenti:

  1. Ma se uno si lancia e non muore? Meglio altri metodi +_+

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    1. Secondo me lo sceglievano proprio perchè il risultato era garantito.

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    2. In realtà dipende anche da come cadi. Secondo me c'è una percentuale di casi in cui uno rischia - che ne so - di restare paralizzato ma non muore.
      Cioè, non è meglio tagliarsi le vene oppure impasticcarsi?

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    3. Mah, se tutti quelli che si son buttati son morti mi sa che il risultato è garantito...
      Belin, ma son 22 metri, è impossibile che qualcuno sia sopravvissuto (seppur paralizzato)

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    4. Ci sta, eh. Non dico di no. Però penso che un attimo di raccapriccio all'idea di rischiare di restare in vita mi piglierebbe.

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    5. Oh, le statistiche di quanti ne siano morti di quelli che si son buttati non le so. Anche perchè son decine d'anni, mi sa, che ci sono le barriere. Ma a occhio è un bel salto.

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    6. Si, ma la gente si suicida nonostante le barriere. Dalla torre di Pisa, per esempio, qualche anno fa si buttò una ragazza di 31 anni. E anche lì c'erano le barriere.

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  2. Ponte dei suicidi a parte (e mi fai tornare alla mente i suicidi dalla torre pendente) è davvero un bel parco, non ebbi tempo di andarci durante il mio soggiorno, con questo post ho colmato la lacuna, grazie!

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    1. In effetti è in una parte di Parigi poco frequentata, turisticamente parlando.

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  3. Mia sorella sarà a Parigi tra qualche giorno. Hanno una bambina di6mesi. È una gita che val la pena mettano nel programma?

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    1. Beh, scorrazzare il passeggino su e giù per i pendii del Butte Chaumont non deve essere proprio agevolissimo. A 6 mesi sono ancora nel passeggino, vero?
      Poi dipende da quante volte tua sorella è già stata a Parigi e quanti giorni ci rimane. E anche dai gusti personali.
      Diciamo che se dovesse essere in zona per visitare il Canal St. Martin e/o il Pere Lachaise allora vale la pena fare un salto anche al Butte Chaumont.

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    2. Me ne intendo francamente poco pur'io, ma a spanne direi si, passeggiano nel passeggìno ;-)

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