13 aprile 2013

Le meraviglie della democrazia sulla rete

È di ieri la notizia dei (cr)hacker che hanno attaccato il sito di Grillusconi per falsare le votazioni preliminari per le proposte di candidatura ai dieci posti in vista del ballottaggio finale che servirà ad indicare il candidato del Movimento 5 Stelle alla Presidenza della Repubblica. Roba che, tanto per essere chiari, ha la stessa influenza del sondaggio su Fiorentina.it su chi dovrebbe giocare al posto di Pasqual infortunato: quel bidone di Llama o Romulo con Quadrado spostato sulla sinistra.
C'è chi grida al complotto Grillo/Casaleggio, ma ovviamente non è nulla di tutto ciò. Semplicemente incompetenza e bimbominchiaggine dei profeti della democrazia dal basso. Un po' come un atleta che fa lo sborone per mesi sul fatto che vincerà le Olimpiadi sui 100m e poi viene eliminato per falsa partenza al primo turno delle eliminatorie nazionali.
Quanti saranno stati i votanti a queste simpatiche Qurinalie del M5S? Qualche migliaio come per le Parlamentarie? In ogni caso un numero pressochè insignificante rispetto sia a quelli che hanno votato i grillini alle ultime elezioni e, a maggior ragione, al totale del bacino elettorale italiano. Malgrado i numeri ridicoli, non sono riusciti a gestirli.
Adesso fate uno sforzo di astrazione insieme a me. Immaginate che, come profetizzato dal M5S, si arrivi al punto in cui i cittadini votino online per cose serie. Non importa cosa, se una proposta di legge (simil-referendum) o delle vere e proprie elezioni legislative. Qualcosa che conti veramente, insomma. 
Immaginate questo in un paese come l'Italia (per rendere le cose più estreme). Un paese dove il voto di scambio non è del tutto irrilevante. Dove ci sono organizzazioni che mettono in gioco schede prevotate (pguiducci.com) o candidati che ti donano una scarpa prima delle elezioni e l'altra dopo, nel caso siano stati eletti (internapoli.it). Tutto questo malgrado la segretezza della cabina elettorale, la presenza del presidente di seggio e degli scrutatori e con la polizia o i carabinieri a presidiare il seggio.
Bene. Immaginate cosa potrebbe succedere per una votazione con grossi interessi in gioco e fatta da ognuno davanti al proprio computer, senza nessun possibile controllo, anche ammettendo, per assurdo, che sia possibile garantire la completa sicurezza informatica e il principio "una testa un voto".

20 commenti:

  1. L'ho detto a te ieri, e lo ripeto: 'ste robe son chicche che dovrebbero stare solo e soltanto in una barzelletta. Non nella vita di tutti i giorni.

    E ancora c'è chi dice che Grillo val bene una messa +_+

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    1. Sono venuti fuori i dieci nomi. La cosa bella è vedere i commenti dei grillini che gridano al complotto massonico e del gruppo Bildberg, perchè ci sono anche Prodi e la Bonino.

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  2. Si. Ecco...e della democrazia referendaria che tanto piace ai grillini?
    Il popolo che decide direttamente su ogni singola questione, in solitudine e separatamente,magari davanti al grande fratello.
    Ogni giorno arrivano una serie di domande e tu rispondi si o no con un click. Autogoverno integrale.........! Bello...peccato che questo sistema implichi come condizione necessaria il fatto che il popolo sia davvero informato e competente. Un po' come tutti quelli che hanno votato Grillo, giusto?
    Mi immagino la mia vicina di casa. Ha sempre votato Silviuccio per paura che le mandassero rete4 sul satellite e non potesse più guardare Sentieri....la vedo bene chiamata a votare in una democrazia refendaria. Oh si.

    Fra

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    1. A proposito di Gaber: "Solo che se mia nonna deve decidere sulla Variante di Valico Barberino-Roncobilaccio, ha effettivamente qualche difficoltà. Per fortuna deve dire solo un “Sì” se vuol dire no, e un “No” se vuol dire sì. In ogni caso ha il 50% di probabilità di azzeccarla."

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  3. Segnalo per futura moquerie Andrea Scanzi, giornalista del Fatto e autodichiarato non-intellettuale del non-partito. Perchè ovviamente si vantano di non avere dalla loro nemmeno un intellettuale. Ma questo Scanzi è fenomenale, uno che scrive un libro sui suoi cani, un altro sul vino e va a La7 atteggiandosi a Majakovskij. Tra l'altro porta in giro pure uno spettacolo su Gaber, che avrà sfondato la tomba a furia di rivoltarsi.

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    1. Scanzi è un egocentrico pieno di sé. Ma c'é di peggio.

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    2. Beh nella categoria dei giornalisti a non essere il peggiore ci vuole poco. Però se questi sono i nuovi Montanelli stiamo freschi.

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    3. Non è il nuovo Montanelli, ma è un buon analista (un po' di parte) delle vicende del M5S.

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    4. Mah, io più lo leggo più mi pare di avere a che fare con un cialtrone epico, analizza le dinamiche dei cinque stelle ma trova sempre la pagliuzza negli occhi degli altri e mai le barriere architettoniche nei suoi (o loro). Posto che per infamare il pd o il pdl non ci voglia proprio un politologo, è pur vero che non si può generalizzare sempre, specie se si parla di un giornalista. Son discorsi che senti nei bar o nelle università (per dire...).
      La sua dimensione mi sembra un'altra. Un tempo scriveva di musica, tennis, calcio, moto; ovviamente sempre col tono di chi è meglio di Valentino Rossi, Federer, Messi e Freddie Mercury tutti assieme. Però perlomeno faceva ridere senza cercare di cambiare il mondo come mi pare faccia adesso.

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  4. mmhhh ho l'impressione di dovermi cercare qualcosa di questo scanzi da leggere stasera prima di andare a dormire. ho una balla triste, pur senza aver la balla. ho dei pensieri che non riesco nemmeno a capire cosa sto pensando e, se l'ebook non fosse scarico, ci sarebbe da leggere un libro jap di quattro casalinghe di tokio alle prese con mariti morti fuggiti tagliati ed altro.
    meglio un giornalista valentino messi spagnolo che vive in inghilterra con un gruppo che ne è l'icona, del regno unito, intendo, pur essendo indiano. per certo più divertente.

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    1. I lettori ebook sono il male, comunque.

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    2. solo xk si scaricano?
      o anche xk nn si possono mettere sotto la scrivania quando dondola?

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    3. Perchè i libri sono di carta, dal mio punto di vista.
      Peggio degli ebook c'è solo xk al posto di perchè.

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    4. Scusate l'intromissione, ma... Jo, non ho ben capito quali sono i libri a cui fai riferimento (da appassionata, mi è venuta una curiosità clamorosa).

      "un libro jap di quattro casalinghe di tokio alle prese con mariti morti fuggiti tagliati ed altro.
      meglio un giornalista valentino messi spagnolo che vive in inghilterra con un gruppo che ne è l'icona, del regno unito, intendo, pur essendo indiano."

      Riguardo al primo libro, che cosa intendi con mariti "tagliati"?
      Riguardo al secondo, invece, sono completamente fuori strada... che intendi?

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    5. c'era pure una scritta di spoiler, ma non s'è vista, prima degli accadimenti ai mariti. il titolo è proprio "quattro casalinghe di tokio", di cui non ricordo l'autore.
      il secondo non era un libro, era una crasi dei vostri commenti precedenti sul giornalista che probabilmente era più allegro da leggere.

      ps i libri di carta sono certamente belli, come qualsiasi cosa di carta, x certo, ma se facessi 12h di treno al giorno e avessi sempre almeno una valigia per le mani forse rivaluteresti l'ebook. è più leggero, prende meno posto, contiene un sacco di cose che puoi scegliere a seconda di come ti senti....

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    6. aggiornamenti. natsuo kirino, ho controllato nell'apposita cartella. ma dipende se ti piacciono i jap, come scrittori; è un po' lento, al pari con i nordeuropei/scandinavi

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    7. Spesso leggo in viaggio (che sia bus, metro, treno o aereo) e a volte con bagaglio al seguito. Questo non mi fa comunque venir voglia di avere a che fare con gli ebooks. Certo non viaggio dodici ore tutti i giorni.

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    8. Grazie Jo, gentilissima.
      Ti dirò, non disdegno la letteratura japan. Non è tanto la "lentezza" che mi blocca, ma il contesto sociale. Di certo realtà interessante, ma non è molto nelle mie corde. Sono decisamente più incline alla realtà nordeuropea.
      Ma dei "jappi" apprezzo le sfumature che sanno raccontare... hanno una cura particolare per i dettagli e non si limitano a raccontare i soli fatti. Sottolineano sempre le componenti psicologiche annidate in fondo alle azioni.

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    9. Mi permetto una zingarata nella discussione solo per segnalare un giapponese doc: Yukio Mishima. Non so a che atmosfere si faccia riferimento, ma in Mishima io leggo il Giappone com'era , prima che esso stesso divorasse i suoi figli (col contributo, come sempre spassionato, dei cari Uniti Stati).

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