Per chi non lo conoscesse, Oscar Pistorius è un atleta sudafricano biamputato. E' detentore dei record mondiali nei 100, 200 e 400m per la sua categoria ed ha appena partecipato ai mondiali di atletica di Daegu, in Sud Corea, sulla distanza dei 400m. I mondiali per normodotati. Ha superato il primo turno ed è stato eliminato nelle semifinali.
Immagino che tutti i commentatori, sportivi e non, si stiano sperticando sull'alto valore simbolico di questa partecipazione eccetera eccetera.
Io che sono molto bastiancontrario e molto poco buonista ci vedo solamente l'infrazione della regola fondamentale dello sport. Vale a dire che tutti debbano partire sullo stesso livello e con gli stessi mezzi (nella corsa vale a dire senza aiuti meccanici). Non è neanche questione se sia o meno avvantaggiato rispetto agli altri nella corsa grazie alle protesi. In realtà è molto svantaggiato in partenza e molto avvantaggiato nel tratto lanciato. Nei 100m, dove la partenza è fondamentale, il suo miglior tempo è più alto del 14% rispetto al record del mondo, mentre nei 400m del 4%. Ed è per questo che si cimenta nel giro di pista con i normodotati. Il punto è che la corsa con protesi artificiali è proprio un altro sport.
Sono molto d'accordo, è una faccenda in cui regna un buonismo assurdo, che poi io paradossalmente penso che farlo correre nelle gare per normodotati sia pure un'ingiustizia nei confronti di tutti quegli altri che, come lui, normodotati non sono.
RispondiEliminaAlla fine è lui il primo che si discrimina conducendo pseudo battaglie sulla sportività.
non so se sia un'ingiustizia nei confronti degli altri amputati
RispondiEliminasicuramente non si può dire che sia discriminazione non concedergli di partecipare ad un campionato del mondo che non è mica un diritto inalienabile dell'essere umano parteciparci