Anche quest'anno ho deciso di tirare le somme delle mie letture nel 2012 con un post. Visto che è il primo post dell'anno colgo l'occasione per augurare uno splendido 2013 a tutti quelli all'ascolto.
Anobii mi dice che quest'anno ho letto diciotto libri. Ben otto in meno dell'anno scorso. Sarà stata la tesi di dottorato, o l'estate movimentata tra il fallimento di un viaggio e la ricostruzione di un altro viaggio. Non so.
Come l'anno scorso, anche quest'anno ho dato il massimo dei voti a solamente tre libri. Eccone l'elenco e una breve presentazione:
Su Il Nome della Rosa immagino ci sia poco da dire. Un libro che quasi tutti hanno letto. Un incrocio tra il giallo ed il romanzo storico ambientato in un monastero benedettino nel Medioevo. Monaci che muoiono e sullo sfondo lotte intestine al cattolicesimo. E questo porta all'ultimo libro da cinque stelle.
Q del collettivo Luther Blisset. Ultimo libro che ho letto nel 2012. Un eretico rivoluzionario senza nome (ovvero con mille nomi diversi) attraversa quarant'anni di lotte di religione nel sedicesimo secolo. Lutero, gli anabattisti, Calvino e i Giudei. Il Q del titolo è una spia papista che fa da rivale, più o meno oscuro, al protagonista del libro.
Interessante notare come il filo conduttore dei tre libri sia la parola scritta. Pereira riscatta la sua vita mediocre tramite il suo ruolo di giornalista di carta stampata. Parte centrale del libro di Eco è la biblioteca del monastero e in particolare i libri che vi sono contenuti. In Q la stampa (nel senso di tipografia) gioca un ruolo fondamentale per la diffusione delle idee rivoluzionarie.
Altri libri che si meritano una citazione fra quelli letti quest'anno sono: La polvere del mondo di Bouvier, Sette anni in Tibet di Harrer e Cronaca di una morte annunciata di Garcia Marquez.
"Il nome della rosa" sarei curiosa di leggerlo (e non ho visto il film!)
RispondiEliminaEcco, il film non lo guardare. Il libro vale la pena, ma non è una lettura facile come uno si potrebbe aspettare.
EliminaSostiene Pereira mi dovrò decidere a leggerlo.
RispondiEliminaIl Nome della Rosa è un capolavoro assoluto. Che mi hanno rubato, tra l'altro +_+
E per quanto riguarda Q, sarà il mio prossimo libro dopo Rabbia di Palahniuk.
Sarei curioso di sentira la storia del furto de Il nome della rosa.
EliminaE attenderò con trepidante attesa il tuo giudizio su Q.
C'è gente che venderebbe il rene destro affinché io raccontassi quella storia. Accontentati, ché di aneddoti ne conosci parecchi. E sei ancora in possesso di entrambi i reni +_+
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