2 settembre 2012

Cercare casa a Parigi. Dramma. Atto I

Stramaledetto il giorno in cui ho accettato il lavoro a Parigi!
Prendere un dottorato in ingegneria in quattro anni in Belgio si sta rivelando come bere un bicchiere di acqua fresca rispetto all'impresa semi-impossibile di trovare un alloggio decente a Parigi.
Sono appena ritornato dopo aver passato una settimana sul posto alla ricerca di un appartamento da affittare e dire di aver fatto un buco nell'acqua è dire poco. I fatti sono che tra due settimane devo iniziare a lavorare e ancora non ho un posto dove stare.
All'inizio pensavo che Parigi fosse semplicemente cara assatanata e si trattasse semplicemente di spendere una cifra esorbitante per un appartamento di piccole dimensioni. Invece, complice l'enorme richiesta e la relativamente limitata disponibilità di alloggi, i proprietari si permettono di fare i difficili e gli schizzinosi ed ho presto scoperto che devi pregare in ginocchio per farti concedere il privilegio di farti spillare i quattrini duramente (non nel mio caso) guadagnati.
La prima regola è quella del 3. Pretendono cioè che il postulante abbia uno stipendio almeno tre volte maggiore dell'affitto mensile che, nel caso di Parigi, è una pretesa inverosimile. Seguendo questa regola, col mio buon stipendio (ma nulla di eccezionale se paragonato ad altri paesi europei, Italia esclusa ovviamente) sarei in grado di affittare solamente un monoloculo di 15m2, probabilmente con il bagno in comune. Alcuni annunci mettono come requisito che il postulante abbia un CDI, ovvero un contratto a tempo indeterminato. Ma questo è niente. Chi va alla ricerca di un alloggio da affittare a parigi deve munirsi di un dossier che presenti nei minimi dettagli la propria vita, morte e miracoli. Tra i vari documenti richiesti, i più comuni sono:
  • contratto di lavoro,
  • ultima dichiarazione dei redditi,
  • ultime tre buste paga,
  • dichiarazione dei redditi dei genitori, nonni, zii, cugini e parenti fino al settimo grado e generazione,
  • dichiarazione da parte della banca che si dice pronta a fare una fidejussione che garantisca il pagamento dell'affitto al posto dell'affittuario nel caso quest'ultimo non lo faccia,
  • raccomandazione da parte dell'ultimo proprietario presso cui il postulante è stato in affitto
  • eccetera, eccetera
L'agenzia immobiliare con cui ho visitato l'ultimo appartamento mi ha dato da riempire un formulario di due pagine che fra le altre cose richiede:
  • il numero di telefono di casa,
  • il numero di telefono cellulare,
  • il numero di telefono del lavoro,
  • il numero di telefono del datore di lavoro,
  • il numero di telefono del precedente proprietario presso di cui si è stati affittuari,
  • la data ed il luogo del matrimonio (nel caso uno sia sposato), 
  • la data del divorzio (nel caso uno sia divorziato),
  • eccetera, eccetera
Ancora non siamo a niente. A volte il proprietario o l'agenzia richiedono che tu dimostri di avere la possibilità di pagare l'affitto (stipendio, garanzia da parte di qualche parente o conoscente residente in Francia, garanzia da parte della banca) semplicemente per poter visitare l'appartamento.
Tutto qui? Neanche per sogno. In una settimana sono riuscito a visitare cinque o sei appartamenti, tutti con affitti più o meno esorbitanti e che superano ampiamente la soglia di un terzo del mio stipendio. Praticamente tutti erano vecchi decrepiti, in pessime condizioni, con i bagni minuscoli che per rigirarsi uno dovrebbe essere contorsionista (e io non lo sono), senza doccia (solo la vasca), al sesto piano senza ascensore con le scale che strettissime in legno che se metti male un piede ti ritrovi al pianterreno senza passare dal via e chi più ne ha più ne metta.
Naturalmente per avere il privilegio di poter affittare un pessimo appartamento ad un prezzo esorbitante devi lottare con il coltello tra i denti e a colpi di dossier con decine di altri postulanti che stanno visitando l'appartamento insieme a te o che l'hanno già visitato o stanno per visitarlo.
Si salvi chi può! Io purtroppo non posso.

10 commenti:

  1. Hai pensato ad una sistemazione a tempo indeterminato in albergo?

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    1. ehm...mi sembra una soluzione un tantinello dispendiosa...non sono multimiliardario

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    2. Pardon, non ho reso sufficientemente chiaro il tono ironico del commento... Mancava uno smile mi sa :P

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  2. Be'...se Parigi avesse avuto questi problemi nel mercato "des logements" nel '700/'800, addio a tutti gli artisti squattrinati dell'epoca! Stai pensando di affittare qualcosa sul confine con il Belgio??? ;)

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    1. fra l'altro sembra che alcune case non siano migliorate molto rispetto a come dovevano essere nel diciottesimo secolo...

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  3. che impresa... ma magari quando meno te lo aspetti... salta fuori l'occasione! ;-)

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    1. il problema è che insieme all'occasione salteranno fuori decine di interessati da combattere a colpi di carte e documenti...

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  4. Leggere un post e, inaspettatamente, rivalutare Milano.

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    1. Milano è uno di quei posti dove non andrei a vivere molto volentieri

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