30 ottobre 2011

A Lisbona con Pessoa

A metà Ottobre sono stato quattro giorni a Lisbona per "lavoro". Non ho avuto molto tempo per visitarla, ma quel poco ho cercato di sfruttarlo al meglio. Come? Mi sono avvalso di una guida turistica d'eccellenza. Fernando Pessoa, qui di fianco raffigurato in una statua fuori dal caffè A Brasileira, uno dei suoi ritrovi preferiti, al Chiado.
Per chi non lo sapesse, Pessoa ha scritto, nel 1925 in inglese, una guida analitica della sua città ad uso e consumo del turista straniero. La città di oggi non sembra cambiata significativamente da quella descritta da Pessoa. E allora ho seguito Fernando partendo da Plaça do Comercio, ampia piazza con un lato aperto sul fiume Tago, verso Baixa, la città bassa ricostruita dopo il terremoto del 1755 (i cui effetti sono ancora oggi visibile nelle rovine della chiesa del Carmo), per arrivare al Rossio, una delle piazze principali della città.
Una delle fortune di Lisbona è quella di essere costruita su sette colli (fortuna faticosa per chi la visita a piedi). Di conseguenza la città è disseminata da punti panoramici, i miradouro, da quali è possibile osservare vari scorci della città. Da quello di Santa Luzia c'è una splendida vista sul Tago e sul quartiere di Alfama. Da quello di Graça e dal dirimpettaio di São Pedro de Alcântara si puossono vedere le corrispettive metà del centro di Lisbona. Da quello di Santa Catarina ci si affaccia sulla parte occidentale della città. La conformazione del territorio di Lisbona fa sì che, oltre alla classica metropolitana o agli autobus e oltre ai caratteristici e meno classici tram gialli, la città possa vantare tra i suoi mezzi di trasporto tre funicolari e un ascensore, l'elevador de Santa Justa, che è ormai diventato un monumento nazionale e meta turistica.
Pessoa ti porta sia nel quartiere di Alfama, il più antico e caratteristico di Lisbona, tutto vicoli stretti ed escadinhas, che lungo i moderni viali alberati che terminano in ampi parchi. E non si sottrae neanche di spingere il turista fino a Belém, abbondantemente fuori dal centro, dove si trova la famosa torre omonima, il Mosteiro dos Jerónimos e, come non nominarla, l'altrettanto famosa pasticceria dei pastéis de nata.
Ma non voglio dilungarmi troppo a parlare di Lisbona. Per questo c'è Fernando. Lascio lo spazio a qualche foto.

Plaça do Comercio con manifestazione sindacale 


Panorama dal Miradouro de Graça



Tra i vicoli di Alfama e le caratteristiche facciate con le piastrelle

Torre di Belém

3 commenti:

  1. Costruita su sette colli? Mmm, mi suona familiare...se adoro i colli romani, come potrebbero non piacermi quelli portoghesi? :)

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  2. devo dire però che quelli di lisbona si fanno sentire di più sulle gambe

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  3. La metto tra le prossime tre mete "obbligate", con Berlino ed Edimburgo...l'ho studiata solo sulla carta, me la voglio godere dal vivo.
    Grazie per le splendide immagini!

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