Domani alle ore 13 a Ginevra si terr à la cerimonia di assegnazione delle città ospitanti di Euro2020, il campionato europeo di calcio che seguir a Francia2016 e celebrerà il 60 anniversario della manifestazione (la prima edizione si svolse in Francia nel 1960 e a vincere fu l'Unione Sovietica battendo in fi nale la Yugoslavia e terza fu la Cecoslovacchia, un'altra epoca storica oltre che calcistica). L'edizione del 2020 si terr à in 13 citt à di 13 nazioni europee diverse. Un modo romantico per festeggiare la ricorrenza, almeno stando a sentire la motivazione fornita da Le Roi Michel Platini in persona.
16 era meglio di 24
In realtà, il vero problema risiede nell'espansione del formato del campionato da 16 a 24 squadre (a partire dal 2016), voluta dal francese presidente dell'UEFA (se non sbaglio fu una delle prime decisioni che prese). Questa decisione è sbagliata sia da un punto di vista sportivo che da quello organizzativo. In primo luogo, parteciperanno alla fase finale quasi la metà delle 54 nazioni che formano l'UEFA con un conseguente calo della qualità media delle squadre, un evidente debito che Platini deve pagare alle piccole e medie associazioni nazionali per la sua elezione. Come se non bastasse, è necessario trovare un paese ospitante con un maggior numero di stadi che devono rispondere a criteri più stringenti per ospitare un numero maggiore di patite.
Inizialmente, la procedura per la scelta del paese ospitante era quella classica. Ma nella primavera del 2012, alla scadenza della presentazione delle dichiarazioni d'interesse per le candidature, c'era un solo candidato serio, la Turchia. L'UEFA però non riteneva accettabile che questa nazione puntasse, sempre per il 2020, anche ad ospitare i Giochi Olimpici estivi con la sua città più importante, Istambul. Le coppie Irlanda-Galles e Azerbaijan-Georgia erano chiaramente non all'altezza. La UEFA si è quindi ritrovata senza candidate per il 2020. Con il formato pan-europeo l'UEFA quindi ha fatto di necessità virtù. La scelta per il 2020 potrebbe rivelarsi vincente, ma il problema di fondo rimarrebbe per le edizioni a venire (visto che la UEFA ha confermato che il formato pan-europeo è una tantum).
La struttura
Una delle 13 citt a ospiter à la finale e le semi finali del torneo. Le altre 12 città ospitanti si spartiranno i gironi eliminatori, gli ottavi e i quarti. Va specifi cato che le candidature per il pacchetto fi nale sono separate da quelle per le fasi eliminatorie, ma ciascuna federazione pu o candidarsi, annche con la stessa citt à per entrambi i pacchetti (vedendosene aggiudicato al massimo uno, ovviamente). Ogni città che si aggiudica un pacchetto delle eliminatorie organizza uno dei 12 incontri di ottavi e quarti di fi nale (oltre a tre partite della fase a gironi). Nessuna nazione ospitante avrà diritto alla qualificazione automatica.
Il requisito fondamentale riguarda le capacità degli stadi:
- 70mila per il pacchetto finale,
- 60mila per ospitare i quarti di finale e i gironi,
- 50mila per gli ottavi e i gironi,
- un massimo di due eccezioni per stadi da almeno 30mila spettatori (per ottavi e gironi).
La composizione dei gironi prevede che vengano prese in considerazioni le distanze tra le varie città, limitando a due ore di volo la distanza tra le città che ospitano partite nello stesso girone. Ma non si capisce quanto stringete sia questo criterio.
Le candidate
Azerbaijan |
Baku |
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Standard Package |
Belarus |
Minsk |
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Standard Package |
Belgium |
Brussels |
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Standard Package |
Bulgaria |
Sofia |
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Standard Package |
Denmark |
Copenhagen |
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Standard Package |
England |
London |
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Finals Package and Standard Package |
Germany |
Munich |
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Finals Package and Standard Package |
Hungary |
Budapest |
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Standard Package |
Ireland |
Dublin |
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Standard Package |
Israel |
Jerusalem |
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Standard Package |
Italy |
Rome |
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Standard Package |
Macedonia |
Skopje |
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Standard Package |
Netherlands |
Amsterdam |
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Standard Package |
Romania |
Bucharest |
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Standard Package |
Russia |
Saint Petersburg |
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Standard Package |
Scotland |
Glasgow |
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Standard Package |
Spain |
Bilbao |
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Standard Package |
Sweden |
Stockholm |
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Standard Package |
Wales |
Cardiff |
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Standard Package |
Votazione
Le candidate sono votate dal Comitato Esecutivo dell'Uefa che è composto dal presidente, da quindici membri eletti dal congresso UEFA più una donna che rappresenta il mondo del calcio femminile.
Nella prima votazione viene scelta la città che ospita la fase finale, nella seconda le quattro candidate che ospiteranno i quarti (oltre che la fase a gironi) e nelle'ultima fase le altre otto cttà vengono scelte seguendo una distribuzione di zone regionali che la UEFA non chiarifica. Non possono votare i membri del comitato che, nelle varie fasi, rappresentano nazioni coinvolte nel ballottaggio.
Valutazione delle candidature
- la sostenibilità e l'impatto sociale della candidatura,
- la robustezza politica ed economica del paese,
- gli aspetti legali della candidatura ( ad esempio vendita di biglietti, pubblicità alcool-tabacco eccetera),
- lo stadio,
- la situazione di trasporti per la città e all'interno della città,
- la recettività e il prezzo degli alloggi per fan, entourage UEFA e squadre,
- l'attività promozionale e l'esperienza nell'ospitare grandi eventi.
Dopo aver spulciato il documento in lungo ed in largo mi sono fatto uno schemino riassuntivo assegnando punteggi alle varie candidature sui vari punti dirimenti e qui vado a scivere di quello che ne è venuto fuori e quali dovrebbero essere le vincitrici in base ai criteri oggettivi (che probabilmente varranno di meno dei maneggiamenti politici interni alla UEFA).
Per quanto riguarda la scelta del pacchetto finale, le due candidature sono entrambe eccellenti e sostanzialmente si equivalgono. Per quanto riguarda Londra l'unico punto debole è la promozione a livello nazionale e la fan zone decentrata. Monaco è carente nelle proposte di sostenibilità e responsabilità sociale. Quisquilie. Se dovessi scommettere darei un leggero vantaggio a Londra, ma questa sarà una decisione puramente politica. La candidata perdente comunque otterrà sicuramente un pacchetto "Quarti".
Rimangono quindi da assegnare 3 candidature per questo pacchetto che prevede un quarto oltre alle partite dei gironi. Amsterdam ha un dossier praticamente perfetto, ma è impossibilitata a concorrere per via di uno stadio che non raggiunge i 60mila posti. Dossier molto buoni ma stesso discorso anche per Dublino e Copenhagen (che non arriva nemmeno a 50mila posti). San Pietroburgo ha portato un altro dossier impressionante, ma rischia di pagare una situazione politica sempre più complessa (vedi alla voce guerra in Ucraina) che rischia di costarle caro. Baku è sorprendentemente un'ottima candidata, quasi al pari delle precedenti. La città è però distante più di due ore di volo da qualsivoglia altre candidata. Che peso abbia questo è ancora da capire. Inoltre non offre la recettività a livello di alloggi delle altre città con cui gareggia. Bruxelles ha una candidatura leggermente inferiore, ma dovrebbe aggiudicarsi senza problemi uno dei tre posti considerando che non ha nessun punto debole evidente. Tra quelle in grado di ospitare i quarti sono un gradino sotto Cardiff (scarsa recettività e accessibilità della città), Roma (dubbi sulla capacità del paese di sostenere economicamente gli investimenti necessari) e Budapest (il progetto di costruzione del nuovo stadio richiede investimenti "importanti").
Glasgow e Stoccolma sono sullo stesso livello di queste ultime tre ma, per la capienza dello stadio non possono che aspirare ad una gara degli ottavi. Sulla città scozzese pesa l'incertezza politica derivante dal referendum di oggi sull'indpendenza (e alcune lacune su recettività e proposta commerciale). Sulla città svedese pesa il rifiuto delle istituzioni pubbliche di mettere in campo alcun tipo di investimento.
Bucarest si trova ancora un gradino sotto non eccellendo in nessuna delle categorie di valutazione e rischia di trovarsi fuori dai giochi, visto che si classificherebbe come 14 candidatura. Bilbao raggiunge a malapena la sufficienza. Se da un lato propone uno stadio (ancora da completare) molto buono, presenta criticità su quasi tutti gli altri aspetti (questione basca, difficile accessibilità, scarsa recettività e inesperienza ad ospitare grandi eventi). Insufficienti su tutti i fronti o quasi le candidature di Gerusalemme, Minsk, Skopje e Sofia. Difficilmente giustificabile, anche tenendo conto dei giochi geopolitici all'interno dell'UEFA, che anche solo una possa spuntarla.
Previsioni finali
A questo punto si tratta di tirare i fili della discussione e vedere quali potrebbero essere le candidate vincenti. Seguendo un criterio puramente oggettivo e numerico, il risultato dovrebbe essere il seguente:
Pacchetto quarti |
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| Munich
St. Petersburg
Brussels
Baku |
Pacchetto ottavi |
|
|
| Amsterdam
Copenhagen
Dublin
Cardiff
Stockholm
Budapest
Rome
Glasgow |
Alcune valutazioni politiche e di opportunità prenderanno sicuramente il sopravvento. Baku per motivi di inesperienza e lontananza rimarrà probabilmente fuori dai quarti e il criterio delle due ore venisse applicato alla lettera sarebbe fuori. San Pietroburgo rischia di venire esclusa per questioni di politica internazionale, altrimenti è nelle 4. Roma prenderebbe probabilmente il posto della prima esclusa e Budapest dell'eventuale seconda. Cardiff paga lo scotto di Londra rappresentante britannica sicuramente tra le cinque migliori. Per lo stesso motivo, queste fantomatiche zone regionali, Glasgow rischia di rimanere fuori dai giochi in favore di Bucarest. Nel caso in cui una tra Baku e San Pietroburgo fosse esclusa, Bilbao rischierebbe di accaparrarsi l'ultimo posto. Non mi stupirei quindi di vedere il seguente risultato:
Pacchetto quarti |
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| Munich
St. Petersburg
Brussels
Rome |
Pacchetto ottavi |
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| Amsterdam
Copenhagen
Baku
Dublin
Cardiff
Stockholm
Budapest
Bucharest |
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